Di Angelo Ginex, Avvocato e Ph.D. in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
In materia di liti di rimborso, le argomentazioni mediante le quali l’Amministrazione finanziaria nega la sussistenza dei fatti costitutivi del diritto vantato dal contribuente, il quale è per l’occasione attore in senso sostanziale, hanno natura di mere difese, e come tali non sono soggette a preclusione processuale, potendo essere proposte dall’Amministrazione finanziaria, anche per la prima volta, nel giudizio di appello.
È questo il principio affermato dalla Corte di Cassazione con ordinanza n. 14046 del 23.05.2019.
La vicenda trae origine dall’acquisto, da parte di un istituto bancario, di un credito di rimborso vantato da una società verso l’Erario, cui seguiva un’istanza di sollecito alla ripetizione, la quale tuttavia rimaneva inesitata, formandosi silenzio-rifiuto.
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