di Angelo Ginex, Avvocato, Ph.D. in Diritto Tributario, TEP e Family Officer, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
In tema di immobili, l’acquisto della “prima casa” beneficia di importanti agevolazioni fiscali relativamente all’imposta di registro e all’imposta sul valore aggiunto, in deroga a quanto previsto dal regime ordinario nel D.P.R. 131/1986 e nel D.P.R. 633/1972.
Nello specifico, se il venditore è un privato o un’impresa che vende in esenzione Iva, le imposte da versare sono: imposta di registro proporzionale nella misura del 2 % (anziché del 9 %); imposta ipotecaria fissa di 50 euro e imposta catastale fissa di 50 euro. In ogni caso, l’imposta di registro proporzionale non può essere di importo inferiore a 1.000 euro.
Diversamente, se si acquista da un’impresa, con vendita soggetta a Iva, le imposte da versare sono: Iva ridotta al 4 %; imposta di registro fissa di 200 euro; imposta ipotecaria fissa di 200 euro; imposta catastale fissa di 200 euro.
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